sabato 12 gennaio 2013

Jack O'Lantern....

Fino a pochissimi anni fa in Italia non si era mai parlato della festa di Halloween; la maggior parte delle persone non sapeva nulla a riguardo, tant'è che nessuno trovò da ridire quando "The Great Pumpkin", la grande zucca venerata da Linus, venne tradotta in "grande Cocomero".
Adesso, anche se la maggiorparte delle persone continua a non sapere nulla a riguardo, possiamo dire che l'Europa si è ripresa ciò che era suo: l'antica tradizione celtica di Shamain, la festa che chiudeva l'estate e dava inizio al nuovo anno, con i raccolti al sicuro nei granai ed i morti che, per una notte, potevano tornare tra i vivi.
Gli Irlandesi e Scozzesi che emigrarono negli Stati Uniti nell'Ottocento, portarono con loro le tradizioni delle feste e le loro leggende.
E c'è la leggenda di Jack O'Lantern, l'ubriacone tanto furbo da aver imbrogliato il diavolo, che non potè prendersi la sua anima e portarla all'inferno, ma troppo cattivo per essere ammesso in paradiso.
Jack fu costretto a vagare per sempre tra vivi e morti e, per illumunare le sue infinite notti, ebbe dal diavolo un tizzone dell'inferno che mise dentro una rapa svuotata.
In America la rapa divenne una zucca, e con questa i bambini (ed anche i grandi, perchè no??!) vanno tutt'ora in giro per le case, fingendosi spiriti maligni e ponendogli adulti (che hanno il dovere di spaventarsi....) di fronte alla fatidica frase: "trick or treat?"....dolcetto o scherzetto....???!!!

Perchè si dice mangiare "a ufo"?

"A ufo" significa gratis; questa locuzione potrebbe derivare dalle lettere inviate al governo dai magistrati di Firenze nel Quattrocento.
Su queste lettere, prive di spesa, si metteva la scritta "ex offitio" per distinguerle dalle altre e, in seguito questa scritta venne abbreviata in "ex uffo".

Siamo "lunatici"?

Questo termine si riferisce all'influenza, presunta o  vera, del nostro satellite sulla psiche umana.
Non ci sono prove certe del condizionamento dei cicli lunari sugli aspetti della nostra vita, per lo meno non per tutti, ma qualche indizio scientifico esiste. Recenti studi hanno identificato ben seicento specie di esseri viventi i cui ritmi biologici sono legati agli aspetti lunari. Ci sono piccoli organismi marini le cui tappe di crescita, comprese le danze nuziali, dipendono dai tempi della Luna. Il principale veicolo di questa influenza è dato dall'acqua (di cui gli organismi sono composti in gran parte), molto sensibile alle variazioni del campo magnetico, di rotazione terrestre e di temperatura, parametri su cui il nostro astro interviene; e le maree ne sono una prova.

La Leggenda del Golem

Il Golem, servo di argilla, è un mito che appartiene alla cultura tradizionale ebraica.
Si tratta di una statua plasmata nell'argilla, che prende vita grazie a formule magiche note solo ad alcuni uomini. Per animare il Golem, dopo aver recitato la serie di formule e litanie, basta scrivere sulla sua fronte la parola EMETH, che in ebraico significa "verità". Per farlo morire, bisogna cancellare la E iniziale: la parola METH infatti, significa "morte", ed il Golem torna ad essere pura argilla senza vita.
Due cose distinguono il Golem da un uomo: esso non parla, perchè la magia non può dargli un'anima, e cresce continuamente senza limiti.
Questa seconda caratteristica è quella che spinge i creatori a toglierne la vita.
Vi sono tante versioni della leggenda:
 Un rabbino di Praga decise di farsi aiutare nei lavori domestici da un Golem. Formò quindi la statuetta e, presa vita, essa ubbidì ai suoi ordini. Il rabbino si serviva del Golem in continuazione e decise di non fermarlo, ed esso crebbe, diventando invadente. Solo a quel punto il rabbino capìa l'ora di eliminarlo, ma quando tentò di cancellare la lettera "e" dalla fronte, il Golem era diventato troppo alto. Allora diede ordine alla creatura di sfilargli gli stivali, essa ubbidì e quando si chinò, il rabbino cancellò la lettera.
Il Golem crollò a terra, senza vita, ma con la sua mole schiacciò e uccise il rabbino.

venerdì 11 gennaio 2013

"Andare per la maggiore"

Questa espressione vuol dire essere ben considerato nel proprio ambiente di lavoro o società o mestiere, godere di buona stima e prestigio. La sua origine si trova nella Firenze medioevale, nella quale si erano costituite le Corporazioni delle Arti e dei Mestieri.
Le Arti erano suddivise in 7 "Maggiori" (tra i quali notai, seta, lana, medici e speziali), e 14 "Minori" (cuoio, vino, calzolai).
Riuscire ad iscriversi ad un'Arte Maggiore, che aveva statuto con valore di legge e notevoli tutele contro la concorrenza, voleva dire goedere di privilegi e rispetto.

"il colpo della strega"

Perchè si dice così, quando prende un attacco di lombalgia acuta che ti fa vedere mooolto dolorosamente tutte le stelle del firmamento?
Questa definizione si rifarebbe ai poteri occulti attribuiti alle streghe che praticavano la cosiddetta "magia nera", specie nel Medioevo; si credeva che avessero la facoltà di bloccare con un incantesimo un loro nemico, semplicemente con un tocco. E visto che il "colpo della strega"  prende soprattutto quando si è chinati, si pensava che gli uomini, ammaliati dal loro fascino, ne subissero il tocco magico facendo loro il baciamano.

il numero 13.

In vari paesi del mondo, la "triscaidecafobia", e cioè la paura del numero 13, legata al giorno Venerdì, risale al numero degli apostoli nell'ultima cena (venerdì è il giorno della morte di Cristo) ed anche al 13 ottobre 1307, quando tutti i Cavalieri Templari furono perseguiti. Nella mitologia scandinava, c'erano invece 12 semidei e poi arrivò il tredicesimo, Loki, che era crudele con gli uomini.: da qui, il numero 13 è divenuto segno di malaugurio.
In Italia il numero 13, invece, viene ritenuto fortunato ed è associato a S. Antonio da Padova.
Invece il povero numero 17 è ritenuto sfortunatissimo già dall'antica Roma: XVII è infatti anagramma della parola VIXI (vissi) usata negli epitaffi funebri.

Aggiungerei che ho avuto l'incidente stradale il giorno 17...........(ma non era venerdì)....!!! :)

....a volte ritornano....!!!!

.........e fu così che la Chimera sparì per lungo tempo.........vuoi per gli impegni, vuoi per un incidente che mi ha acciaccato, per varie peripezie che mi sono accadute in quest'ultimo periodo non proprio bellissimo ma, si sa, la vita è così a volte. Si inciampa e poi si cade, ci si prova a rialzare, qualcuno ti spinge giù ancora e poi si prova ancora a risalire.....
Vediamo se stavolta riesco a zigzagare senza cadere!!!

mercoledì 14 marzo 2012

Dentifrici fai-da-te

Il succo o la buccia di limone sono un ottima alternativa ai dentifrici tradizionali (che contengono il "sodium laureth sulfate",anche se in piccolissime dosi, che risulta cancerogeno) per lavare e sbiancare i denti; sciogliete del bicarbonato in un pò di succo di limone e bagnateci lo spazzolino, fatelo non più di una volta al mese, alternandolo con la buccia del limone.

Una foglia di salvia fresca aiuta a tenere denti bianchi.

domenica 11 marzo 2012

Le tante virtù del Limone

Per pulire i piatti: Aggiungere succo di limone nella vaschetta della lavastoviglie, eviterà di usare il brillantante;
Nell'armadio: Le bucce seccate dei limoni chiuse in un sacchettino (tipo quelli delle bomboniere) insieme alla lavanda ed ai chiodi di garofano, si possono usare come antitarme e per profumare la biancheria;
Per pulire cucina e bagno: Per le macchie incrostate (per esempio in cucina) lasciate un pò di succo sul ripiano da pulire (al massimo 2 minuti) e poi pulite con una spugnetta;
se aggiunto al sale fino diventa un ottimo detergente per il bagno, utile anche per le macchie di calcare;
se aggiunto al bicarbonato di sodio invece, diventa un buon abrasivo da utilizzare per la cucina o il bagno (due limoni ed un cucchiaio di bicarbonato es.);
Per vetri ed infissi: Mischiando succo di limone ed aceto in parti uguali si ottiene un detergente antibatterico ottimo anche per pulire il resto della casa;
Per pulire taglieri e mestoli in legno: Il legno è poroso e non è consigliato pulirlo con il sapone, che potrebbe penetrare dentro. Strofinando con un limone e del bicarbonato si toglieranno anche gli odori;

Per pulire il forno

Per pulire il forno cercate di non usare nessuno dei prodotti chimici in commercio, anche se le pareti vengono sciacquate bene, restano sempre dei residui e sono molto tossici !!!
Passateci invece un panno imbevuto di aceto o succo di limone diluiti con acqua calda, oppure il vecchio, caro, utilissimo bicarbonato!

martedì 3 maggio 2011






















SCATOLINE DI PANNOLENCI

(scusate le foto pessime!!!!!!!!)








































PANNOLENCI : spille o ciondolini (per auto o per borsa o per......boh)